
Mia patria sono gli oppressi
Don Milani, la scuola, la guerra
Vanessa Roghi
Illustrazioni di Marco Petrella
€ 14,00
€ 0,00
Descrizione
Il 18 ottobre 1965, don Lorenzo Milani, parroco di una sperduta parrocchia di montagna vicino a Firenze, prende carta e penna e decide di scrivere una lettera ai giudici che dovranno processarlo e stabilire se è colpevole o innocente. Di cosa? Di aver incoraggiato i giovani a disobbedire, disertare, a dire no alla guerra. Don Milani è accusato di essere un pacifista, un'accusa per la quale, nell'Italia degli anni Sessanta, si rischia ancora il carcere. È accusato anche di essere anti italiano, di non amare il suo paese.
E lui risponde così: «Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro. Gli uni sono la mia Patria, gli altri i miei stranieri».
Questo libro è dunque la storia (e un omaggio) a un uomo e al suo rischiare in prima persona, al suo non tirarsi indietro mai quando in gioco ci sono l'ingiustizia, l'oppressione, la violenza.
«AVERE IL CORAGGIO DI DIRE AI GIOVANI CHE ESSI SONO TUTTI SOVRANI, PER CUI L’OBBEDIENZA NON È ORMAI PIÙ UNA VIRTÙ, MA LA PIÙ SUBDOLA DELLE TENTAZIONI, CHE BISOGNA CHE SI SENTANO OGNUNO L’UNICO RESPONSABILE DI TUTTO»
Il 2023 è l'anno del Centenario della nascita di don Lorenzo Milani (nato infatti il 27 maggio 1923).
La copertina (provvisoria) è di Marco Petrella.