L’abecedario era il libro con cui si imparava a leggere e a scrivere. Nelle fiabe era possibile che comparisse come primo strumento per iniziare a comprendere la realtà. Questo che avete fra le mani è una versione particolare di abbecedario, perché è indirizzata a chi vuole comprendere una realtà di cui spesso si parla poco e male: IL CARCERE.
È possibile riassumere la complessità del sistema penitenziario in un abecedario? Perché il carcere è un mondo di carta? È possibile andare oltre l’esistente e ipotizzare parole nuove che raccontino delle alternative? Ossia, una realtà con sempre meno carcere?Chi ha scritto questo libro sa che sono domande gigantesche cui non si può rispondere facilmente, ma quel che conta è iniziare a riflettere su quanto c’è oggi e, perché no, fantasticare su ciò che potrebbe essere un domani. L’abecedario vuole essere una mappa con cui orientare ragazze e ragazzi dentro un luogo che può far paura ma che, se raccontato, disegnato e immaginato, custodisce storie e persone che non sono poi così lontane da noi.