#Eccetera - Libri e film per genitori X
Dunque, per «genitori X» Momo intende qualsiasi genitore (femmina, maschio, tutti e due, nessuno dei due, un po' uno un po' l’altro, elefante o farfalla, a colori e/o in bianco e nero, eccetera eccetera).
Proprio ai genitori X (anche detti: genitori eccetera), quotidianamente alle prese con i piccoli mostri (le incantevoli creature dell’orrore, i demoni ingoia tempo&sonno, eccetera) è dedicata questa rubrica di recensioni di libri, di film, e di eccetera.
[A cura di uno dei tanti genitori X].
Don’t look up è un’americanata: tutta colpa di Alessio Spataro
Nonostante la vista – ogni giorno – della gigantografia di Di Caprio all’incrocio alle Terme di Caracalla, io non avrei mai visto Don’t look up se non fosse stato per Alessio Spataro.
Nonostante la domanda vieppiù insistente di tante persone intorno a me – «L’hai visto? Ma l’hai visto? Allora l’hai visto?» – e nonostante io sia un appassionato verace dei film catastrofici di ogni tipo e lingua, io non avrei mai visto Don’t look up se non avessi letto – non ricordo dove – che Alessio Spataro, fumettista e filosofo vero mica per finta, l’aveva adorato.
Ho ascoltato il verbo di Spataro, tutto qua.
La fede è così, irragionevole.
Prima di tutto, di che parla Don’t look up?
Il senso dei film catastrofici targati Usa è questo: per gli americani la fine della loro egemonia sul pianeta, è la fine del mondo. Ogni americano (anche quando non è nato in America) degno di questo nome lo sa. America First non è (solamente) lo slogan di successo dei suprematisti di ogni tipo. È la colonna vertebrale intorno a cui ogni americano – soprattutto ogni artista (e non vale citare le eccezioni, che ci sono, certo che ci sono) – costruisce la sua personalità. Individualismo, patriottismo, ambizione, successo, fama, denaro. L’America è il meglio. L’America non può fallire. E se falliamo noi, nessuno può riuscirci. Abbiamo fatto fuori i nazisti, i comunisti, i terroristi, tutti. In un mondo oscuro, l’America è la luce.
È facile: la satira di Don’t look up è vergognosa – cioè imbarazzante – perché è il prodotto di quello stesso sistema che nel film viene criticato ferocemente. L’assenza di ogni altra nazionalità (se non di sguincio, verso la fine, perché la trama sbilenca lo pretende) ne è la prova. L’ideologia idiota degli idioti vale per gli Usa, non vale per il resto del mondo. Non vale (nonostante tutto, ancora no) per l’Europa, non vale per la Russia, non vale certo per la Cina.
Questo film parla solo agli americani, perché dovrebbe interessare il resto del mondo? Forse solo per dimostrare quanto può essere dolorosa e pericolosa (per tutti noi) la fine del sogno americano (e non la fine del mondo).
Per quanto il sogno americano abbia tentato di invadere tutto il pianeta, film come questi dimostrano che non c’è riuscito. Gli americani hanno fallito il loro compito storico: portare il capitalismo – il loro capitalismo, quel capitalismo (oggi idiota, frustrato, irragionevole) – in tutto il pianeta.
Game over.
«Vabbè, come ti pare, però poi ci sono gli attori». Ah, sì, ma sono davvero bravi? Ma recitano bene davvero? Sono tutti uguali. Oh, sono gusti ma per me boh, sarà la fotografia allucinata (ma è voluta?) – un po’ come un porno, per carità eh – mi sembrano tutti pupazzi, piatti, come piallati con un filtro di photoshop. «Vabbè poi c’è l’idea della cometa che spacca». Spacca sì e infatti c’hanno fatto trenta film, pure Von Trier e Abel Ferrara c’hanno fatto il loro film (e ho detto tutto), però dieci anni fa.
«Vabbè però che rompicazzo che sei». Forse sì.
Dicesi americanata un film (o un’altra qualsiasi cosa) talmente «americana» – talmente autoreferenziale e spudoratamente di parte («imperialisticamente» parlando) – da risultare ridicola e involontariamente comica. Top Gun, secoli fa, fu un esempio fulgido di americanata. Ma la lista è lunga. Per estensione «è un’americanata» sta anche per «è una cazzata», cioè una cosa stupida, per lo più irrilevante.
Insomma stai dicendo che Spataro il vate – Spataro il grande – ha sbagliato? Nonostante Don’t look up sia decisamente un'americanata, io questo non lo sosterrò mai.
La fede ha le sue contraddizioni.
[gina] – gennaio 2022
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